The final game
Un racconto scritto da Gabriele Favrin
(1997)
Prima di tutto...
Per la terminologia e le situazioni descritte è sconsigliata la lettura di questo racconto da parte dei più piccoli.
Questo racconto è antecedente al film "Matrix".
La storia
Questo è il mio giorno: finalmente entrerò nel top della gerarchia. Lo avevo sognato da sempre, lo avevo sentito sin da quando avevo sfiorato una tastiera la prima volta, e sapevo che sarei andato in alto.
Certo, non era stato facile farsi accettare, e tanto meno riuscire ad essere ammesso al game, soprattutto a soli 13 anni, ma ce l'ho fatta. Naturamente i miei matusa non possono nemmeno immaginare quanto può essere apprezzato un ragazzino di 9-10 anni da medici senza scrupoli che devono sperimentare le loro fottute cure mediche illegali su noi poveracci e non sapranno mai quante volte ho venduto le mie sofferenze per ottenere la cifra necessaria a comprare il primo cyberdeck, ma ne è valsa la pena.
Oggi mi gioco tutto il mio futuro: la prova è un mix di coraggio fortuna ed incoscienza, e ho scelto di puntare contro il massimo rischio; se perdo, allora addio a tutti i miei sogni e al mio talento.
Lo chiamano roulette russa: 6 icebreaks, 5 OK e uno virato; se usi quello sbagliato, sei out: danneggiamento dei centri motori o dei centri del pensiero, e questi danni al sistema nervoso sono irreversibili.
Adesso sarà meglio che parta, o arriverò in ritardo. Quando torno devo anche fare un giro col deck per sistemare i voti e le assenze di quello stupido di Will; beh, in fondo lui dice di essere mio amico e mi paga decisamente bene per queste stronzate.
Maledizione, questo ring viene dalla porta, chi c'è che rompe adesso che sono in ritardo?
- Norman, che ci fai qua, stavo uscendo...
- Amuro. vedo che sono arrivato appena in tempo, dimmi che non è vero!
- Calmati Norman, hai corso troppo. prendi fiato; cosa non dovrebbe essere vero?
- Sul serio intendi fare la prova oggi?
- Certo, perché, te ne frega qualcosa?
- Non so come la pensi tu, Amuro, ma io mi considero tuo amico, ti devo anche la vita e non mi va di vederti buttare via la tua in questo modo idiota!
- Nor, stop! So quello che faccio e i rischi che corro, ma ne vale la pena, fidati.
- Almeno non sorridere così! Non credevo che fossi tanto esaltato ed esibizionista da rischiare tutto solo per essere nel loro hi-club o come cazzo lo chiamano: sbattitene di loro e della loro gerarchia, tu sei il migliore di tutti loro e puoi fare a meno di ste cose!
- Innanzittutto Nor, io non sono ancora migliore di TUTTI loro; inoltre, me ne fotto della gerarchia, ma se entro in quell'hi-club avrò accesso alla loro banca dati completa, capisci, i migliori programmi di hacking esistenti, the best of icebreaks, ed avrò anche totale accesso alla loro rete di informazioni, sarò in contatto con qualunque organizzazione, con i più grandi cowboys...
- Amuro, puoi arrivarci da solo, lo sai!
- Non così in fretta, Nor; non voglio arrivarci fra 3-4 anni, voglio arrivarci ora.
- Amuro, really pensi che se rifiuti il game non ti prendano ugualmente fra qualche mese? Non sono certo così scemi da lasciarti andare con un altro gruppo.
- Può darsi, ma loro sono il gruppo che mi permette di arrivare in alto più velocemente, e poi prima di me, solo 10 sono stati ammessi alla prova.
- Sei veramente deciso?
- Sì.
- OK, allora fai tutte le stronzate che vuoi, io non ti posso fermare; fammi solo sapere come è andata. Good luck, Amuro.
Merda, se ne sta andando davvero... Cosa ci posso fare se non capisce... Eppure abbiamo comninciato insieme e lui non è poi tanto male... in fondo è anche lui un Violator..
- Norman, aspetta!
- Cosa c'è Amuro?
- Volevo dirti... ecco... eh... cioè, volevo dirti solo che... insomma anch'io mi considero tuo amico... Dai Norman, non fare quella faccia, per favore ... Mi spiace, davvero, ma sono già in ritardo, devo proprio andare.
- OK Amuro, ma cerca di pensarci ancora
- OK Nor. ci sentiamo..
Esco, corro giù dalle scale senza guardare se oggi l'ascensore è funzionante e mi preparo ad uscire in mezzo alla gente. Le strade sono le stesse, eppure oggi mi sembrano diverse; mentre dirigo il mio corpo verso la metropolitana gli input ambientali sono filtrati da una specie di euforia che domina la mia mente; quasi non sento la puzza dei rifiuti, quasi non vedo la gente che mi cammina accanto; scanso istintivamente un mendicante, salgo sulla scala mobile, prendo il metrò giusto, chiudo gli occhi e sono già là; questa è la mia grande occasione, andrà tutto bene, ne sono sicuro!
E se Norman avesse ragione? Forse sono proprio uno stronzo per provare quel cazzo di gioco; in fondo ho solo 13 anni e sono già conosciuto, a 17 saro` sicuramente al top e certa gente che ammiro tanto ha cominciato anche a 19. Ma che cazzo di discorsi: io sono il migliore, voglio arrivare subito. Sono troppo bravo, non mi può accadere niente e non aspetterò certo altri 3 o 4 maledetti anni per qualcosa che posso ottenere domani. Se la roulette russa è la via più veloce, cavalcherò quella.
Scendo dal metrò ed istintivamente raggiungo l'uscita; è bella questa euforia, decisamente esaltante, Se guardo in alto. da qua in lontananza si vedono i palazzi di acciaio e vetro delle corporazioni ed i quartieri dei ricchi. E' strano, materialmente sono solo un ragazzino magro e indifeso, ma posso essere là quando voglio, posso fregare o bruciare i loro preziosi dati e posso muovermi liberamente nel loro sistema; dal mio punto di vista, non ho veramente niente da invidiargli.
Beh, non sono nemmeno tanto in ritardo, solo qualche minuto, ma è colpa di Norman; ecco il luogo di ritrovo, sotto la casa di P.J. che mi stanno aspettando,
- Ehy Amuro! Per un attimo ho pensato che non venissi...
- Stai scherzando, Henry?
- Ovviamente! Lo vuoi anche più di quanto lo volevo io, e ti assicuro che ci tenevo un casino
- In effetti mi spiace di non aver visto il tuo run due anni fa...
- Amico, ti sei perso il migliore di tutti!
- Il migliore finora, vorrai dire!
- Voi due la volete piantare di vantarvi come due Wilson, che siamo già in ritardo?
- Che rompicoglioni che sei, Kurt; non ci si può nemmeno divertire un po'...
- Hey, non ci stiamo tutti nell'ascensore!
- Non è magnifico? Kurt ha imparato a contare
- Henry, piantala!
Sto ridendo e mi sento benissimo; devo ancora abituarmi ad essere da solo in mezzo ai membri dell'hi-club; no, non ad essere in mezzo, a farne parte, perché la cosa più ironica di tutta la faccenda è che anche se perdi sei lo stesso nell'hi-club: se ti hanno ammesso alla prova sei già tra i migliori e se la fai dimostri di avere abbastanza fegato.
Eccoci da P.J.: è incredibile, ha già preparato tutto, accanto al deck ci sono 6 dischetti disposti in perfetta simmetria esagonale... un momento, che ci fà qui Luke?
- Ciao Amuro, come stai oggi?
- Benissimo P.J., e il tuo deck?
- Adesso me lo dirai tu, Amuro. Luke, mi spiace ma devi andartene; anche se fai parte dell'hi-club, ci sei entrato senza fare la prova, quindi...
- ...quindi non ho diritto ad assistere al run di Amuro, lo so, me ne vado subito. Bene Amuro, i miei migliori auguri.
- Ciao Luke, poi ti faccio sapere
- Allora, ci siamo tutti?
- Manca ancora Ryan, come al solito quello stronzo è in ritardo; vorrà dire che si perde l'inizio
- E' Amuro che deve decidere se cominciare.
- Se voleva venire in tempo, si sbrigava prima, io dico di cominciare, tanto lo sappiamo che prima o poi arriva.
- OK, Amuro, vedo che sei proprio lanciato
- Ci puoi scommettere!
- Volevi cominciare senza di me?
- Ryan, sei arrivato in ritardo!
- Scherzi P.J.? Siete voi in anticipo!
- Come sarebbe a dire: sono le...
- OK, OK, piantatela di scherzare, questa è una cosa seria.
Ma che palle, loro ci credono davvero a questo rituale; per me l'unica cosa che conta è il run nel cyberspace e non questa perdita di tempo. Ecco che P.J. ha acceso il display e mi sta mostrando una mappa tridimensionale della matrice; certo che è proprio bella..
- Bene Amuro, questo è il tuo target.
- Cosa, quello? Ma è una cazzata, è un insulto per me!
- Dai Amuro, lo sai benissimo che è solo un rituale: la vera prova sta nell'avere il fegato di provarci; non saresti mai stato ammesso alla prova se non avessi già dimostrato di essere molto più che bravo.
- Lo so, lo so; allora, si comincia?
- Sei proprio impaziente: scegli il programma e collegati!
In realtà questa è la cosa più importante di tutte, quella decisiva ed è una scelta completamente random; OK, ne ho preso uno a caso, adesso sto sistemando i collegamenti, devo ammettere che sono emozionato... non mi sono mai collegato col deck di P.J. prima d'ora, sembra decisamente stupendo...
- I'm ready.
- Good Luck, Amuro; ed ovviamente benvenuto nell'hi-club: siamo tutti orgogliosi di accoglierti come nuovo membro!
Sorrido e mi collego.. avevo ragione, il deck di P.J. è veramente stupendo, è meraviglioso, ne voglio uno così anch'io... è decisamente esaltante muoversi con un hardware del genere! Bene Amuro, dimostra tutta le tue capacità a quelli stronzi che ti stanno guardando da fuori!
Agglomerati di informazioni si estendono verso l'infinito, la mia essenza proiettata oltre questo settore, attraverso l'allucinazione trasparente delle strutture dei dati, esaltando la mia velocità e la mia consapevolezza fino al target finale. Adesso sono sicuro di avere vinto, non può che essere così, non posso nemmeno concepire la mia vita senza tutto questo.
Ecco il mio target; è così facile che è un insulto per il mio talento. Well, the show begins! Ammirate il mio stile!
Ora non sono più molto veloce, scivolo con eleganza verso il centro dell'ICE, arrivo fin quasi a toccarlo, poi mi proietto verso l'esterno e mi preparo ad attaccare. Lancio il programma che ho scelto e mentre penetro dentro l'ICE sento le mie percezioni esaltate, il mio talento esplodere, e l'ICE comincia ad aprirsi come inciso da un laser, onde geometriche di luce mi sfiorano coi loro colori trasparenti, fino all'esplosione finale che esalta la mia vittoria.
OK, adesso mi scollego, provo a muovere un braccio, ora l'altro, ci riesco, allora ho vinto davvero..
- Bene ragazzi, sembra che sia andata alla grande, posso ancora muovermi, ci vedo....
- E' vero che ti puoi muovere ma prova a farlo con coordinazione. Se sarai fortunato forse con un po' di allenamento riuscirai a camminare da solo. Batti il tuo nome sulla console, se ci riesci!
Che cazzo P.J.?! Calma, mi vuole solo spaventare, è solo un fottutissimo scherzo, ma adesso lo frego... non è possibile, non ci riesco, non riesco a coordinare i movimenti... non ci credo..ho perso, ho perso davvero! Ed improvvisa e assoluta, la consapevolezza di aver perso tutto, che non potrò tornare indietro, mentre svaniscono le ultime sensazioni del cyberspace...
FINE
Nota bene: questo racconto è proprietà esclusiva dell'autore. E' vietata la riproduzione e diffusione anche parziale del testo su altri siti web senza previa autorizzazione scritta. Il racconto può essere proposto ai bambini come recita o come semplice lettura in qualsiasi ambito (casa, scuola, centri di sostegno e ricreativi, strutture di solidarietà, ospedali, ecc) purché senza finalità di lucro. Mi farebbe piacere sapere dove e come viene raccontato, quindi scrivetemi!