"er sao"

Versare acqua calda su una persona brava e innocente può essere pericoloso, perché poi diventa...

...barbuto, puzzolente, pelo lungo e untuoso sulle braccia e il petto nudo, tatuaggi e non finire da mezza dozzina di carceri. "er sao" era così: un soprannome dicevano in molti, ma guai a chiederglielo. Menava forte "er sao" quando lo distoglievi dalla proverbiale lattina di birrazza ghiacciata che tracannava sdraiato sul bancone del bar, fra un rutto e un'imprecazione.

(ciao cara sao! ;-)

...pensato il 30 settembre 2005

Disillusi!

La camera fetida di un motel 24/7, con quell'insegna che sapeva di stantio. Tanti sogni, due vite da costruire. O almeno era così quando si chattavano addosso anni prima. Ora l'amicizia e gli scherzi erano un ricordo e quei due, disillusi dalla vita, si trovavano una volta l'anno a metà strada fra Catania e Bari per una notte e via. Non c'era amicizia, non c'era affetto. Solo sesso gratis per entrambi, in un mutuo reciproco accordo. Al mattino tutti a casa da mogli e mariti ignari, a tirar su i figli e a pagare il mutuo di una vita diversa da quella sognata da ragazzi.

...pensato il 4 luglio 2005

Radio libere del 2000

Lo studio del DJ era pieno di fumo. Il giovane: occhiali scuri, barba incolta, mozziconi qua e la. Buttò sul piatto uno degli ultimi dischi, una ballata lenta del Bennato. Abbastanza vecchia da essere considerata classica ma non così vecchia per essere etichettata come antica. Avrebbe detto due parole con la sua voce sensuale e impostata e poi via, un altro disco e SBLAMM! A casa, sotto la pioggia, in quella porca sera spesa a raccontare musica in una vecchia radio con quattro ascoltatori e come sponsor le pompe funebri del paese.

Dedicata a Radio Terrona del mio amico Anto'. Dalla Puglia con furore!

...pensato il 18 maggio 2005