Navigare con Amiga
A cura di Gabriele Favrin
Articolo pubblicato su MC 205 (aprile 2000)
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Contenuti
Introduzione
Parlando di browser il pensiero istintivamente corre a Netscape e Microsoft Explorer. Al più, per gli addetti ai lavori, a Lynx oppure Opera. E comunque a programmi per Windows, Mac o Linux. Pochi sono a conoscenza di un microcosmo, quello Amiga, nel quale esistono ben tre browser alternativi in costante sviluppo e crescita.
Come ormai tradizione, anche nel settore Internet Amiga non ha potuto
contare sull'interesse delle grandi aziende. Né Netscape,
né tantomeno Microsoft hanno mai pensato di convertire i
propri prodotti per la ex piattaforma Commodore. Ci ha provato Opera,
ma, a seguito di rilevazioni di mercato, il progetto è stato
abbandonato quasi subito. La comunità Amiga ha dovuto quindi
fare da sola. A metà degli anni Novanta, con l'esplosione
del fenomeno web e la crescente richiesta di software adeguato da parte
degli utenti, diversi programmatori decisero di mettersi all'opera.
Il primo browser ad approdare su Amiga fu un port di NCSA Mosaic. Se
l'originale rappresentava un'innovazione epocale rispetto alle
modalità di accesso alle risorse di rete utilizzate sino ad
allora, la versione Amiga era lenta, goffa e inizialmente priva anche
del supporto degli elementi basilari di HTML 1.0. Comunque
già così permetteva, fra un crash e l'altro, di
accedere ad un nuovo mondo in grigio e blu (di colori, all'epoca,
neanche l'ombra).
Quella situazione, che portò gli utenti più
scettici a sostenere l'inadeguatezza di Amiga per l'utilizzo in rete,
non poteva certo durare. E infatti nel giro di pochi mesi vennero
annunciati diversi progetti "nativi", cioè realizzati su
Amiga, per Amiga, seguendone funzionalità e filosofia. E fu
così che, fra l'inizio del '96 ed i primi mesi del '97
videro la luce i tre browser tuttora utilizzati e sviluppati: AWeb,
IBrowse e Voyager.
Pur se con un supporto HTML di poco superiore rispetto a quello offerto
dal port di Mosaic e funzionalità ridotte al minimo, i nuovi
browser colpirono per la loro relativa stabilità: finalmente
era possibile navigare senza che la macchina andasse in crash per
l'invio di un modulo (cosa che stupì gli utenti di AMosaic,
talmente abituati all'evento da considerarlo ormai naturale).
Negli anni i tre browser si sono evoluti, dapprima con l'aggiornamento
alle nuove specifiche HTML, seguito poi dal supporto delle estensioni
introdotte da Explorer e Netscape e dei linguaggi di scripting come
JavaScript, sino ad arrivare a funzionalità inedite rispetto
ai programmi più blasonati. Proprio queste ultime,
sommate alla stabilità e alle richieste hardware davvero
minime (generalmente un 68020 con 2 o 4 MB di RAM) hanno contribuito a
dare ai browser Amiga quel tocco di classe che spinge molti utenti a
preferirli e dichiararli, per certi versi, superiori anche ai
contendenti celebri. E tutto ciò nonostante i limiti che un
mercato come quello di Amiga impone (software a pagamento, assenza di
plugin come RealAudio e standard sempre un passo indietro rispetto alle
ultime novità).
Vediamo dunque quali sono le caratteristiche più
interessanti dei tre, tenendo presente che, nel corso degli anni, molte
delle funzionalità nate su uno specifico programma sono
state implementate anche negli altri.
I browser
IBrowse 2.1
IBrowse è il primo browser scritto direttamente per Amiga.
Come Voyager, utilizza MUI (con le conseguenze del caso relativamente
alla configurabilità estetica dell'interfaccia). Gli utenti
dotati di sistemi AGA, la cui memoria grafica è limitata a
soli 2MB, trovano in IB un valido sostegno: il programma può
infatti memorizzare le immagini nella memoria di uso generico
(potenzialmente illimitata) e trasferirle in quella grafica solo quando
necessario. Sempre agli utenti AGA è destinata un'ottima
funzione di dithering delle immagini che permette di apprezzare la
grafica dei siti anche quando si naviga con 256 (o meno) colori.
Un'altra funzione interessante, al momento unica nel suo genere,
è la possibilità di utilizzare la stessa finestra
per navigare su più documenti. Non ci riferiamo al
supporto dei frame HTML, ma alla capacità di IBrowse di
associare ad ogni finestra un menù che consente di
visualizzare diversi documenti. Una caratteristica utile per chi, non
disponendo di risoluzioni elevate, si troverebbe in
difficoltà con lo schermo invaso dalle finestre.
IBrowse consente di configurare a piacimento il menù
contestuale attivabile quando il mouse si trova sopra un link,
un'immagine o all'interno di un frame. In questo modo diventa possibile
estendere le funzionalità del programma tramite l'utilizzo
di script o comandi esterni, ad esempio per automatizzare l'attivazione
di un download manager.
Una caratteristica introdotta solo di recente ma già
divenuta irrinunciabile per gli utenti di IBrowse è la
possibilità di configurare diverse opzioni a seconda del
sito che si sta visitando. A chiunque faccia un uso intenso del web
sarà capitato, ad esempio, di dover disattivare il
caricamento delle immagini su una pagina particolarmente pesante, salvo
poi riattivarlo appena lasciato il sito. Con IBrowse il problema
è risolto alla radice: tramite l'opportuna sezione delle
impostazioni è possibile inserire vari indirizzi cui
associare una configurazione specifica di alcune opzioni. Si potranno
così avere siti nei quali il supporto JavaScript viene
disattivato, oppure dove caricare le immagini ma non le animazioni, o
ancora, siti fidati da cui accettare tutti i cookie, ecc.
Anche fra le funzioni tradizionali IBrowse si distingue positivamente.
Per fare un esempio, l'opzione per navigare all'interno dei documenti
memorizzati dal browser (la cache, insomma), presenta una struttura ad
albero divisa per sito. Questa soluzione facilita notevolmente la
ricerca di un singolo elemento, si tratti di una immagine, di un
documento o altro.
Voyager 3
Voayger, della tedesca VaporWare, una ditta che ha fatto del software
Internet la propria ragione di vita (da loro vengono anche
l'impareggiabile AmIRC, programmi per la lettura dell'E-Mail e numerosi
altri tool Internet per Amiga), è un browser che punta
sull'integrazione con AmigaOS ed il software esistente, a partire da
MUI.
MUI è un'interfaccia grafica aggiuntiva che, oltre alla
totale configurabilità di ogni possibile elemento, supporta
classi esterne realizzate da terzi. Grazie a MUI Voyager può
contare su un aspetto particolarmente moderno e simile a quello dei
più recenti browser PC, offrendo toolbar con pulsanti in
rilievo al passaggio del mouse ed il famoso effetto "tear-off", la
possibilità, cioè, di decidere la posizione delle
barre degli strumenti semplicemente trascinandole con il mouse.
AmigaOS permette a Voyager, così come agli altri browser
Amiga, di riconoscere non solo i formati grafici per i quali dispone di
un decodificatore interno (i classici GIF e JPEG) ma anche tutti quelli
supportati dal sistema dei datatype (tipi di dati). Detta
infrastruttura è stata introdotta in AmigaOS 3.0 (1992) per
consentire ai programmi di gestire in maniera trasparente formati
grafici, audio o testuali di qualsiasi tipo. L'utilità dei
datatype è risultata particolarmente evidente con la nascita
del formato grafico PNG: non appena è stato rilasciato un
datatype per gestirlo, i browser Amiga, con largo anticipo rispetto
agli altri, sono stati immediatamente in grado di visualizzare immagini
PNG all'interno delle pagine web.
Ma i vantaggi dell'integrazione non si fermano qui. VaporWare, come
detto, ha realizzato numerosi altri programmi per Internet. Fra questi
spicca Contact Manager, una sorta di indirizzario centralizzato nel
quale è possibile memorizzare, tramite una semplice GUI,
informazioni relative a URL e indirizzi di utenti (con annesso numero
ICQ, pagina WEB, telefono, E-Mail), ecc.
Contact Manager, ideato e realizzato da un italiano, è
utilizzabile da tutti i programmi VaporWare e quindi anche da Voyager,
che se ne serve per la gestione dei bookmark (segnalibri). Per chi si
serve prevalentemente del software VaporWare, o comunque di programmi
compatibili, i vantaggi sono evidenti: non sarà
più necessario memorizzare gli stessi dati in tanti file
diversi. Che si stia utilizzando un client IRC, un lettore di posta o,
appunto, il browser, si disporrà di tutti gli indirizzi di
amici, colleghi, siti ecc. con un'interfaccia comune ed in un singolo
archivio.
Sul browser in sé non c'è molto da dire: le
funzionalità sono fondamentalmente le classiche di ogni
programma di questo tipo. Degne di nota comunque la velocità
di visualizzazione di pagine complesse, la possibilità di
disattivare i "meta refresh" (una funzionalità HTTP che
sposta automaticamente l'utente su una nuova pagina, cosa a volte
seccante) e la gestione dei tipi MIME, anch'essa centralizzata e
condivisa con gli altri applicativi VaporWare.
AWeb-II 3.3
AWeb si discosta dall'approccio degli altri browser già dal
primo impatto visivo. L'interfaccia grafica, basata non su MUI ma sulla
più leggera (anche come richieste hardware) ReAction, la
stessa utilizzata nel nuovo sistema operativo 3.5, concede poco
all'estetica. Questo programma, scritto da un sistemista olandese
cresciuto professionalmente fra mainframe e database aziendali, punta
infatti più sulla funzionalità, la
velocità e stabilità che sull'aspetto estetico.
AWeb è stato il primo browser Amiga a supportare JavaScript
e tuttora vanta un'implementazione stabile e sicura, aspetto comune,
quest'ultimo, agli altri browser Amiga e da non sottovalutare,
soprattutto quando si pensa ai continui avvisi di pericolo relativi a
falle nel supporto JavaScript dei programmi più famosi. E
proprio in materia di JavaScript, AWeb presenta alcune delle sue
funzionalità più interessanti: oltre a un
completo debugger è disponibile un'opzione per sopprimere i
banner che vari siti propongono in forma di finestrelle. Navigare fra
le home ppage di Geocities, Xoom o dell'italiano Freeweb non
è più un incubo!
Sempre nel campo della sicurezza meritano una citazione le opzioni per
non inviare ai server l'intestazione HTTP contenente la pagina da cui
si proviene (una piccola rivendicazione della propria privacy) e la
possibilità di definire una lista di siti o domini dai quali
rifiutare automaticamente i cookie. Riguardo i cookie, AWeb
può operare sia in base alle specifiche definite da
Netscape, sia seguendo lo standard di rete definito nel RFC 2109,
garantendo quindi la massima compatibilità con i diversi
tipi di server.
Parlando di compatibilità si arriva alla più
interessante delle funzioni offerte da AWeb, che ha meritato persino
una citazione all'interno dello speciale della trasmissione televisiva
"Mediamente" sui browser alternativi. AWeb prevede tre differenti
modalità di interpretazione del linguaggio HTML. La prima
segue rigidamente le specifiche definite dal W3C. La seconda tollera
gli errori più comuni e riconosce molte delle estensioni
introdotte da Microsoft e Netscape. La terza, infine, cerca di
correggere gli errori più grossolani (ad esempio commenti
non chiusi, virgolette mancanti, ecc) che pregiudicherebbero la
visualizzazione della pagina. In quest'ultima modalità
vengono inoltre aggirati alcuni comuni errori di configurazione dei
server web relativi alla gestione dei moduli.
Uno dei punti di forza di AWeb è la sua interfaccia ARexx:
tutte le funzioni del programma sono utilizzabili come estensioni del
linguaggio di script più diffuso su Amiga. Ad ogni singolo
menù o funzione è stato assegnato un comando con
diverse opzioni e parametri. Ciò ha permesso di rendere AWeb
uno dei browser più configurabili in assoluto: struttura dei
menù, menù contestuali, bottoni utente, toolbar e
combinazioni di tasti sono tutti configurabili. Ad ogni voce
può essere liberamente assegnato un comando interno o
l'esecuzione di uno script ARexx esterno. Questo rende di fatto AWeb
facilmente espandibile anche da parte degli utenti meno esperti.
Meritoria di citazione è infine la finestra con le
informazioni sui trasferimenti in corso che consente di tenere sotto
controllo tutte le attività del browser. Questa opzione,
attualmente presente anche su IBrowse e Voyager, forse rappresenta al
meglio la differenza fra i programmi più conosciuti e queste
alternative.
Nei primi l'utente perde molto del controllo su quanto sta avvenendo.
Accessi al disco senza motivo apparente, trasferimenti di enormi
quantità di dati (HTML, immagini, applet, ActiveX) risultano
sin troppo irritanti per chi si è (mal?) abituato ai
programmi alternativi, ove l'utente, e non il sito web che sta
visitando, è posto al centro dell'attenzione e ha
facoltà decisionale su quello che vuole o non vuole
scaricare.
Approfondimenti
Se Netscape ed Explorer potessero girare su Amiga...
I browser Amiga, per quanto efficienti e comodi da utilizzare, non sono
sempre adeguati per tutte le necessità. Capita, talvolta, di
voler consultare siti che sono stati realizzati sulla base delle
specifiche funzionalità di Netscape o Explorer, oppure di
dover provare il proprio lavoro su quelli che, comunque, sono gli
standard di mercato.
Gli utenti che necessitano, per diletto o per lavoro, dei browser
più comuni, hanno trovato un'alternativa all'utilizzo del
PC. Si tratta di ShapeShifter e Fusion, due emulatori Macintosh in
grado di far girare su Amiga programmi per i sistemi Apple dotati di
processori della famiglia 68k. Questi emulatori garantiscono ottimi
risultati in quanto, avendo Amiga e Mac (almeno i modelli
più vecchi) lo stesso microprocessore, l'emulazione si
limita all'ambiente operativo e alla gestione dell'input/output,
lasciando al processore reale dell'Amiga il compito di eseguire le
istruzioni, senza quindi il calo netto di prestazioni che si avrebbe
dovendo emulare una diversa CPU su un processore non velocissimo quale
è il 68k.
Se a questo si aggiunge la possibilità di creare una LAN
virtuale fra il Mac emulato e l'Amiga, consentendo di utilizzare
contemporaneamente applicazioni Internet per l'uno o per l'altro
sistema, ecco che la soluzione per far funzionare sin anche Explorer
dell'”odiata” Microsoft diventa interessante anche
per fini più pratici della mera sperimentazione.
...Voyager, IBrowse e AWeb girerebbero sul PC!
Chi ha abbandonato Amiga in tempi recenti ma vuole continuare ad
utilizzarne il software, oppure chi, dopo aver letto questo articolo,
si è incuriosito e vorrebbe provare i browser di cui abbiamo
parlato ma non dispone di un'Amiga, può comunque farlo.
No, AWeb e gli altri non sono disponibili per Windows. E'
però possibile dar loro un'Amiga fittizio su cui girare,
servendosi di UAE, un emulatore noto prevalentemente per l'aspetto
ludico ma che, se ben configurato, può offrire molto di
più.
UAE emula un'Amiga con 68020 e fino a 32 MB di RAM (di cui 8 di memoria
grafica, contro i 2 del sistema AGA originale). Una configurazione
più che accettabile per un browser Amiga, soprattutto
considerando che l'emulatore consente di utilizzare la scheda video del
PC come se fosse una scheda grafica Amiga (velocizzando notevolmente
l'aggiornamento grafico) e vede direttamente lo stack TCP di Windows.
In pratica, così come su Amiga è possibile
accedere a Internet contemporaneamente con Explorer (Mac) e AWeb, per
citarne uno, su PC si può fare altrettanto. Naturalmente per
ottenere i migliori risultati è necessario disporre di una
CPU abbastanza veloce.
Indirizzi utili
Per maggiori informazioni e per scaricare i prodotti citati:
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