Le webcam
A cura di Gabriele Favrin
Articolo pubblicato su Amiga Life 116 (dicembre 2000)
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interpellate o quelle degli autori stessi.
Introduzione
Molto prima di essere invaso da flussi audio/video e della TV, il web offriva già delle vere e proprie finestre sul mondo, spaccati di vita di un ufficio, dell'atrio di un'università o di una città. Ci riferiamo naturalmente alle webcam.
A differenza di quanto si potrebbe pensare le webcam operano
più da macchine fotografiche che da telecamere, quali in
realtà sono. Il loro scopo è infatti generare ad
intervalli regolari un'istantanea dell'ambiente nel quale si trovano.
Il computer cui la webcam è collegata, poi, provvede a
rendere disponibile l'immagine su un sito Internet.
Presentata così e di fronte a quanto oggi il web mette a
disposizione, l'idea delle webcam può apparire sorpassata;
in effetti la tecnologia che si cela dietro questo fenomeno non
è fra le più sofisticate, nè
è richiesto l'uso di strumenti avanzati per la consultazione
(basta un browser). Ma sta forse proprio in questa facilità
di realizzazione ed uso la chiave della diffusione, tuttora crescente,
delle webcam: una modesta spesa per l'hardware da collegare ad un
sistema sempre attivo, come i server web, ed il gioco è
fatto.
Se inizialmente le webcam facevano capolino solo in uffici o laboratori
informatici, oggi se ne trovano dappertutto: città d'arte,
luoghi turistici, tangenziali, piazze, scuole, la NASA, la savana
africana, ecc...
Descrivere il funzionamento delle webcam è facile. Lo
è meno spiegare l'effetto che fa osservarne le immagini in
rete. Sia chiaro, è un parere del tutto soggettivo, ma
riteniamo, ed il successo delle webcam sembrerebbe darci ragione, che
poter vedere comodamente da casa propria un frammento pur minimo della
vita di un ambiente che si trova in un altro luogo, magari remoto,
ispiri curiosità e risulti abbastanza coinvolgente, come lo
è, ancor di più, rivedere luoghi che si sono
visitati, magari una città a migliaia di kilometri dal
proprio paese.
A spasso per il mondo
Iniziamo dunque questo tour attraverso il web e vediamo cosa offrono
alcune delle migliaia di webcam che ci vengono messe a disposizione,
talvolta per divertimento dei dipendenti di una ditta, in altri casi
per fini promozionali. E' doveroso precisare che quelli che
presenteremo sono solo alcuni esempi scelti a caso fra i siti
esistenti. Per rendersi conto della vastità dell'offerta
basta inserire in un qualunque motore di ricerca la parola "webcam".
Abbiamo citato le tangenziali: ce ne sono per tutti i gusti. Le
telecamere che consentono agli organi competenti di verificare il fusso
del traffico spesso trasmettono le proprie immagini anche sul web.
Ufficialmente ciò dovrebbe servire all'automobilista per
sapere dove troverà code ma, fino a quando non
sarà possibile navigare in rete dall'auto, la consultazione
di tali webcam avrà un fine più folkloristico che
altro: che aspetto ha la tangenziale di Torino o quella di Milano? Come
è fatta l'autostrada 401 che passa attorno alla
città di Toronto in Canada?
Il Canada ci porta a parlare di un altro tipo di webcam decisamente
più interessante: sul sito http://www.montrealcam.com sono
disponibili dieci telecamere poste in altrettanti luoghi di interesse
turistico a Montreal, fra cui il celebre Biodôme.
Naturalmente non c'è solo il Canada: Parigi, Londra (con il
suo Millenium dome), Los Angeles, Tokyo, Sarajevo, Gerusalemme (Muro
del pianto) e molte altre città si offrono ai nostri occhi.
Consultando webcam di paesi lontani non stupitevi se vedrete condizioni
di luce diverse da quelle italiane: esistono i fusi orari e le webcam
aiutano a concepirne l'idea.
Anche l'Italia da qualche tempo sembra aver scoperto che "webcam
è bello". Troviamo dunque, oltre alle webcam sulle
tangenziali, un nugulo di telecamerine sparse per lo stivale a partire
dal Comune di Torino che ne offre ben sei sul proprio sito. Webcam
anche a Milano, Genova e Rimini con la "beachcam" che, se in questa
stagione ci mostra il famoso "Mare d'inverno" di Ruggeriana memoria, la
prossima estate offrirà ai "voyeur" del pianeta le bellezze
e le "grassezze" degli italiani al mare. Ancora webcam sulle dolomiti,
a Firenze e Napoli, sull'Etna e a Cortina D'Ampezzo per cercare di
intravvedere qualche VIP a Ferragosto. Non manca una webcam a Venezia:
all'indirizzo http://turismo.regione.veneto.it/webcam è
possibile ammirare il Canal Grande di giorno e di notte. E la lista
potrebbe continuare...
Stanchi di visitare scorci di città? Ci sono molti altri
soggetti, a partire da NASA TV, emittente multicanale trasmessa dal
Kennedy Space Center, di cui possiamo vedere le immagini in onda. Non
si contano poi pub e uffici (ad esempio la sede della Be), fino alle
case stile "Grande Fratello".
Eh sì, perchè la cosiddetta novità del
panorama televisivo mondiale va a riprendere, oltre che un famoso film,
l'esperienza che già diverse persone hanno scelto di
affrontare: una vita spiata dalle telecamere, non della TV ma del web.
A precorrere i tempi è stata Jennifer Ringley che dal 1997
si offre ai curiosoni del mondo sul sito http://www.jennicam.org. Nulla
a che vedere con le tecnologie del "Grande Fratello": la sua webcam
trasmette un'immagine ogni 15 minuti (aggiornamento più
frequente per chi paga), ma all'inizio l'idea ha fatto scandalo visto
che la signorina regala al pubblico anche la sua movimentata
intimità. A questa iniziativa ne sono seguite altre, fino a
giungere ai programmi che tutti conosciamo.
Chiudiamo questa breve carrellata di siti parlando ancora di maschi e
femmine ripresi in momenti intimi, di vita familiare o nell'attimo
della riproduzione. Nessuno scandalo però: si tratta di
animali selvaggi. Gli appassionati dei documentari televisivi sul tema
non possono perdersi il sito http://www.africam.co.za che consente di
seguire la vita degli animali di alcuni parchi africani grazie a
telecamere poste vicino alle pozze d'acqua ed all'incessante lavoro dei
ranger che costantemente filmano le loro perlustrazioni. Interessante
il fatto che gli spettatori sono invitati a segnalare le immagini
più curiose e chi propone la più interessante
può vincere dei premi.
Vedere le webcam con Amiga
Per accedere ad una webcam è sufficiente un normale browser
e infatti quelli Amiga di solito non danno problemi. Tuttavia l'uso di
un browser comporta molti passaggi intermedi (ricerca nel bookmark,
caricamento del sito con annessa grafica, ecc) che si potrebbe voler
evitare quando la sola cosa che si cerca è un'immagine ben
precisa. Questo deve aver pensato Troels Walsted Hansen, autore di
WebVision. Tale programma consente di memorizzare in una lista divisa
per tipologia gli indirizzi delle immagini (comprensivi di commento ed
eventuale filtro per quelle a luci rosse) ed accedere alla webcam
desiderata in maniera veloce. Supportato da Voyager e AWeb (tramite un
apposito script), WebVision si rivela un comodo strumento per gli
appassionati di webcam. Il programma è shareware e la
registrazione consente l'uso di una funzione di aggiornamento
automatico dell'archivio webcam. L'unica carenza rilevante è
l'assenza di decoder interni per le immagini. Ciò comporta
l'utilizzo dei datatype, non sempre stabili o totalmente compatibili
con i vari formati (JPEG in primis) ma soprattutto privi della
decodifica progressiva delle immagini, che quindi vengono caricate
interamente prima di essere visualizzate.
Un problema più serio è invece il diffondersi di
webcam controllabili tramite interfacce Java. Queste webcam offrono una
maggiore interattività, consentendo di deciderne
orientamento e zoom, ma escludono completamente l'utente Amiga. Se
comunque disponete di un browser con supporto Java (in emulazione o su
LinuxPPC) vi consigliamo di provare una di queste telecamere (ad
esempio http://www.artiscam.com): controllare un apparecchio a distanza
tramite web è molto divertente!