Recensione del Boing Bag 1 per AmigaOS3.9
A cura di Gabriele Favrin
Articolo pubblicato su Amiga Life 120 (maggio 2001)
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Introduzione
Durante l'era Commodore gli aggiornamenti del Sistema Operativo coincidevano con l'uscita di nuove versioni a pagamento. Negli anni dell'incertezza le novità erano limitate all'intraprendenza degli ex sviluppatori del sistema. Oggi le cose sono molto diverse, come questo terzo Boing Bag, il primo per AmigaOS 3.9, ci ricorda.
Che si chiami "service pack" o "Boing Bag", l'aggiornamento di un
Sistema Operativo è sempre un evento importante, sia
perché solitamente porta con sé migliorie e
correzioni di problemi alle fondamenta dell'ambiente di lavoro, sia
perché dimostra la vitalità del progetto e
l'interesse in esso da parte degli sviluppatori. Disporre di
aggiornamenti, scaricabili da Internet o presenti nei CD delle riviste,
avvicina Amiga al mondo dell'informatica odierno, in cui il supporto
"post vendita" è uno dei cardini del successo di qualsiasi
prodotto.
Il primo Boing Bag per AmigaOS 3.9 propone una nutrita serie di
miglioramenti e correzioni a molte componenti del Sistema Operativo,
soprattutto per quanto concerne la stabilità.
Installazione
Il Boing Bag è distribuito in un archivio LHA di poco
più di 5 MB, al cui interno trovano posto, oltre ai file
dell'aggiornamento vero e proprio, vari contributi esterni, fra i quali
spiccano una raccolta di "glowicons" davvero ben riuscite e un patch
che consente l'utilizzo di ToolsDeamon con il Workbench 3.9.
Installare il Boing Bag è semplice: l'installer
provvederà ad inserire nella posizione corretta i diversi
file di sistema aggiornati. E' interessante osservare come, a
differenza di quanto avveniva nei Boing Bag del 3.5, i nuovi eseguibili
siano contenuti in un archivio crittato, che un apposito "updater"
decifra solo dopo aver rilevato la presenza del CD di AmigaOS 3.9 nel
lettore CD di sistema.
Ad installazione completata (il processo richiede solo pochi minuti),
verrà chiesto di effettuare un reset dell'Amiga
affinché i nuovi componenti di sistema vengano caricati ed
eseguiti. Questo Boing Bag non comprende aggiornamenti di parti
critiche quali lo scsi.device, dunque il rischio di brutte sorprese al
momento del riavvio è piuttosto scarso. Va comunque detto
che, stando alla prime segnalazioni pervenute dopo il rilascio del
prodotto, in determinate circostanze potrebbero essere sovvrascritti
alcuni file esistenti, in particolare versioni delle librerie XAD
ottimizzate per processori 060 o le HSMathLibs, librerie matematiche
alternative, sostituite dalle nuove versioni ufficiali. Prima di
installare il Boing Bag è quindi consigliabile rimuovere
eventuali componenti "alternative" che potrebbero risentire della
sovvrascrittura arbitraria di proprie parti.
Attenzione inoltre alle icone extra. Per quanto belle, paiono avere il
"tipo icona" male impostato. Prima di usarle è opportuno
armarsi di IconEdit e modificarle una a una, altrimenti si rischia di
non riuscire ad aprire i programmi e i cassetti ad esse associati.
Correzioni e migliorie
Le modifiche al sistema si fanno sentire nell'utilizzo quotidiano di
Amiga. Una per tutte e che verrà facilmente notata da chi
usa il Workbench per la gestione dei file, è l'integrazione
di AsyncWB, il programma di cui abbiamo anticipato l'esistenza
nell'anteprima di AmigaOS 3.9. Eletto a componente di sistema ed
installato nel cassetto WBStartup, AsyncWB sfrutta le nuove
funzionalità della API (interfaccia per programmatori) del
Workbench per rendere asincrone le operazioni di copia, cancellazione,
creazione di cassetti e rinominazione dei file. In poche parole questo
significa che ora, ad esempio, è possibile aprire cassetti o
eseguire programmi anche durante la copia di file.
Funzionalità analoghe sono state aggiunte a Benchtrash, che
come si ricorderà introduce in AmigaOS un cestino globale.
Numerose le modifiche ai componenti di Reaction. Come noto, questo
insieme di classi BOOPSI, pur se snello ed efficiente, ha da sempre
sofferto di svariati bachi, i più gravi riguardanti la
tendenza a rubare e tenere per sé piccole
quantità di memoria. Con il Boing Bag molti problemi sono
stati risolti e tutte le classi vedono miglioramenti ed ottimizzazioni
del codice, ora compilato per processori 020 o superiori. Inoltre,
grazie alla collaborazione dell'autore di Visual Prefs, l'italiano
Massimo Tantignone, molti gadget ora operano meglio su schermi con
pixel rettangolari (ad esempio le risoluzioni standard ECS/AGA) o con
GUI di dimensioni ridotte. Degno di nota anche il supporto PPC e la
migliore compatibilità con MUI del gadget colorwheel, per
altro più veloce anche sotto 68k.
Diverse le modifiche apportate ai programmi esterni. Fra le tante
citiamo le nuove preferenze Reaction dello stack TCP/IP Genesis; la
compatibilità di PlayCD con i controller Omniscsi e GVP; il
buon supporto per le netradio aggiunto ad Amplifier; il supporto ARexx
e la velocizzazione di DefIcons ottenuta con l'aggiunta di una piccola
cache per le icone; il supporto drag&drop in Find ed UnArc, che
inoltre ora permette di estrarre singoli elementi di un archivio,
supporta gli archivi crittati e può salvare posizione e
dimensione della propria finestra. Migliorati anche i datatype e
MultiView, che ora dispone di un menù di ricerca
utilizzabile con i datatype che la supportano. Degna di nota la nuova
gestione dei link introdotta nel Workbench, in RAWBInfo e nei requester
ASL. In questi programmi i nomi dei link sono ora sottolineati,
rendendone così agevole e uniforme l'identificazione. A
proposito di ASL, è ora possibile visualizzare la lista dei
device usando il tasto destro del mouse, proprio come accadeva con
ReqTools, che ora non vi è quindi più motivo di
rimpiangere. Il Workbench, infine, vede risolti alcuni bachi e
limitazioni di vecchia data legate alla modalità di
visualizzazione testuale dei contenuti di un cassetto.
Concludiamo con alcune novità in ambito ARexx e Shell. Per
quanto concerne il celebre linguaggio di script, svariati suoi
componenti di base sono stati riscritti in C ottenendo anche la
risoluzione di alcuni bachi, vedasi RXLIB che ora non limita
più i nomi di librerie e host a 32 caratteri. E' stata
inoltre integrata la Rexxmath.library, una libreria che permette di
effettuare operazioni di precisione.
Quanto alla shell, attirano l'attenzione i nuovi SetEnv e MakeDir. Il
primo, per il cui utilizzo è necessario inserire il comando
"Resident setenv remove" nella startup-sequence, aggiunge l'opzione
SAVE, che consente di memorizzare una variabile sia in ENV: che in
ENVARC: (utile negli script), mentre MakeDir, totalmente riscritto,
permette ora di creare più directory in una volta, ad
esempio "RAM:Env/Sys/".
Conclusioni
Le novità del primo Boing Bag per AmigaOS 3.9 sono davvero numerose, tanto da non permetterci di citarle tutte nel poco spazio di questa recensione. Per saperne di più consigliamo la lettura delle note allegate all'archivio e dispobibili anche in italiano. A parte qualche problema di installazione, piccolo "vizio" di AmigaOS sin dalla versione 3.5, il prodotto si è rivelato valido e piuttosto stabile in tutte le sue componenti. Da installare subito per chi già possiede il 3.9 ed un ottimo incentivo all'acquisto per gli altri.
Annuncio: AmigaOS 4.0 PPC
Questa volta è vero: si farà la tanto attesa
versione 4.0 del Sistema Operativo. Sarà nativa PPC,
comprenderà emulazione 68k, memoria virtuale e, dalle
versioni successive, avrà anche la memoria protetta e
integrerà AmigaDE. Tutto questo avverrà a tappe
prestabilite: dalle 4.0, la cui uscita è prevista per il
prossimo luglio in contemporanea con le schede AmigaOne, alla 4.2 ed
alla 5.0 che vedrà la presenza di tutte le
funzionalità sin qui citate.
La notizia è di quelle che dovrebbero far gridare al
miracolo la comunità Amiga, se non fosse che questo "ben di
Dio" non è destinato alle attuali schede PowerUp ma soltanto
ai sistemi rispondenti alle specifiche Zico, recentemente emanate da
Amiga Inc. Per ora si parla di AmigaOne e SharkPPC+.
Al momento poco altro è noto, se non che lo sviluppo
è già in corso da qualche mese, e che il rilascio
al pubblico è previsto per la fiera AmiWest, in programma il
28 e 29 luglio prossimi.