Recensione di AWeb 3.3
A cura di Gabriele Favrin
con contributi di Massimo Santoro
Articolo pubblicato su Amiga Life 107 (gennaio 2000)
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che rispecchino lo stato attuale dei programmi, le posizioni delle persone
interpellate o degli autori stessi.
Contenuti
- Introduzione
- Correzioni
- Novità e migliorie
- Conclusioni
- Approfondimenti
- AWeb 3.3SE
- AWeb, IBrowse e Voyager a confronto (di Massimo Santoro)
Introduzione
Torniamo a parlare di AWeb, a distanza di pochi mesi dalla recensione apparsa su EAR 104, per presentarne un attesissimo aggiornamento; per una disamina delle caratteristiche principali di questo prodotto vi rimandiamo quindi all’articolo precedente. In breve ricordiamo che AWeb è un browser WWW compatibile con HTML 4 e JavaScript 1.1, supporta un'estesa interfaccia ARexx ed è attualmente l'unico prodotto del suo genere ad utilizzare l'interfaccia grafica ClassAct invece di MUI.
Sebbene recensito solo di recente, AWeb 3.2 era disponibile sin dal giugno del 1998. Da allora, con l'evoluzione dei siti web, quelli che inizialmente erano solo marginali problemi di compatibilità, sono andati via via aggravandosi e pur senza pregiudicare la funzionalità del programma ne hanno parzialmente ridotto l'utilizzabilità. La versione 3.3 è un aggiornamento gratuito per gli utenti registrati che risolve molti problemi e aggiunge alcune caratteristiche interessanti. Ma iniziamo dai bachi a cui è stato posto rimedio, a partire da quelli relativi all'interpretazione del JavaScript.
Correzioni
Il cambiamento più rilevante per l'utente comune
è la drastica diminuzione dei messaggi d'errore JavaScript:
in passato AWeb visualizzava un errore sia in presenza di codice
effettivamente errato sia di fronte a comandi sconosciuti, in quanto
appartenenti a versioni del linguaggio successive alla 1.1. Ora non
solo questi "requester" (utili prevalentemente ai programmatori)
possono essere disattivati, ma giustamente AWeb esegue esclusivamente
gli script compatibili con la versione di JavaScript supportata.
Ad un livello meno percettibile troviamo le correzioni a bachi
insidiosi, come l'utilizzo della proprietà
"document.location" in un documento creato da JavaScript, che in
precedenza causava un crash, e la migliorata gestione della memoria
durante l'uso di eventi associati ai form ("OnMouseOver", "OnClink",
ecc.). Importante è anche l'adattamento di alcuni aspetti
(attivazione di bottoni nelle form, comparazione di certi tipi di dati)
alla modalità con la quale sono gestiti da Netscape. Questa
modifica ha lo scopo di incrementare la compatibilità con
gli script realizzati sulla base del funzionamento di Netscape invece
che sulle specifiche ufficiali del linguaggio. È stata
infine rivista e migliorata la possibilità di interrompere
l'esecuzione di uno script. Abbiamo verificato gli stessi script
"hacker" citati nella prova su EAR 104 ed ora riusciamo ad
interromperli tutti senza alcun problema.
Sebbene AWeb sia comunemente giudicato stabile, se si eccettuano i
problemi dovuti a ClassAct che si spera vengano meno grazie alle nuove
classi "Reaction" presenti nel 3.5, in alcuni casi poteva bloccarsi o
bloccare l'intero sistema. Fra i bachi di questo tipo ora risolti
citiamo il ricaricamento di un frame con uno sfondo o l'utilizzo
dell'opzione "Debug" da un requester di errore JavaScript visualizzato
durante l'utilizzo del debugger.
Diverse le correzioni di problemi relativi alla navigazione e alla
sicurezza, come ad esempio le connessioni in SSL tramite proxy, ora
possibili, o l'accesso a news server che richiedono una password. A
questo proposito, AWeb ora non viene più tratto in inganno
dalla presenza di richieste multiple di autorizzazione HTTP in un
singolo documento.
Un'altra disfunzione, di forte rilevanza per l'accesso a determinati
servizi, era l'incompatibilità con alcuni tipi di "cookie",
i "biscottini" ideati da Netscape e usati dai server per memorizzare
sull'HD dell'utente, ad esempio, impostazioni di accesso personalizzate
o dati statistici. Curiosamente il problema era sorto proprio con il
miglioramento della compatibilità dovuto all'aggiunta del
supporto per il RFC 2109, una direttiva ufficiale studiata per
aumentare la sicurezza dei cookie. Tale documento, sebbene redatto
proprio dai programmatori di Netscape, differiva dalle
modalità sino ad allora utilizzate per memorizzare i cookie.
Nell'implementare la routine per tornare dal nuovo formato al
precedente, l'autore di AWeb aveva commesso un errore che rendeva
impossibile il riconoscimento di alcuni cookie di Netscape,
sfortunatamente tuttora il formato più utilizzato, a
dispetto degli standard.
Modifiche anche per quanto concerne immagini e HTML: si va dal supporto
di tutti i tipi di immagini JPEG (alcune JFIF non venivano riconosciute
come tali), all'aggiornamento nell'HTML 4 di alcuni attributi delle
tabelle. La modifica più importante riguarda,
però, l'identificazione degli attributi HTML. In precedenza
AWeb considerava validi solo attributi composti da caratteri
alfanumerici, trattini o punti. In questo modo, però, un
attributo non valido (ad esempio "checked[errore]"), poteva essere
diviso erroneamente in due attributi di cui uno valido ("checked") e
uno non valido ("errore"), con risultati imprevedibili nella
visualizzazione di talune pagine. Chi ha cercato di abbonarsi a un noto
fornitore di accessi Internet gratuiti si sarà trovato di
fronte agli effetti di questo problema durante la fase di registrazione.
Correzioni, infine, per la funzione di stampa, che ora tiene conto
della dimensione impostata nelle preferenze di sistema, e per la
gestione dei file incompleti, che ora non vengono più
cancellati arbitrariamente.
Novità e migliorie
Così come i bachi rimossi sono davvero numerosi (vi abbiamo
presentato solo i più importanti o quelli meritori di
La API per plugin esterni è stata estesa: ora i plugin
possono definire comandi che ne consentono il controllo dall'esterno
(anche via ARexx), si possono inoltre creare plugin "filtro" ovvero
programmi che ricevono dati da AWeb, li manipolano e li reinviano ad
AWeb per la visualizzazione. Questa funzionalità apre le
porte ai filtri diffusi sulle altre piattaforme ed usati per proteggere
i navigatori più giovani da contenuti non adatti a loro.
Fra le altre aggiunte citiamo l'estensione del supporto news, FTP
passivo (utile se ci si trova dietro un firewall) e la
possibilità di salvare la pagina corrente come immagine IFF.
Due delle caratteristiche peculiari di AWeb sono da sempre il set ARexx
e la configurabilità dell'interfaccia, non tanto a livello
estetico quanto per funzionalità. AWeb 3.3 porta questi due
aspetti ai massimi livelli. Il set ARexx è stato esteso sino
a coprire tutte le funzioni attualmente disponibili da menù
e a consentire un monitoraggio continuo dello stato del browser, mentre
i bottoni di navigazione sono ora configurabili così come
tutti i menù. Cosa implica questo? In passato se una
funzione non era di proprio gradimento la si poteva facilmente
sostituire con uno script ARexx personalizzato. Questa soluzione,
però, imponeva l'uso di una diversa voce di menù
per attivare il nuovo script. Ora è possibile sostituire
ogni singola funzione direttamente nei menù, integrando di
fatto gli script esterni nel browser. Chi ad esempio preferisce un
sistema di memorizzazione degli URL centralizzato, come Contact
Manager, potrà sostituire completamente le voci di gestione
hotlist (aggiungi, visualizza e modifica) con script che richiamino le
relative funzionalità del sistema preferito.
Parlando di script esterni, non possiamo non citare la selva di nuovi
plugin ARexx che accompagna AWeb 3.3. Fra gli altri HTTX 2.0 (il plugin
per salvare le pagine HTML come testo), AWebModes (piccola GUI che
fornisce un rapido accesso alle impostazioni modificate più
frequentemente), CacheControl (gestione scadenza dei dati in cache,
impostazioni diversificate per ogni sito, ecc.) e ToolBar, una Toolbar
riposizionabile che sostituisce e potenzia quella di AWeb (ora
disattivabile). Questi script hanno in comune l'utilizzo di AWNPipe,
uno speciale "handler" sviluppato come progetto personale da Bill
Parker di Amitrix, che consente di gestire GUI ClassAct da qualsiasi
linguaggio, script di AmigaDOS e ARexx compresi.
Conclusioni
Con questo aggiornamento, lungamente atteso, AWeb risolve molti piccoli
(e meno piccoli) problemi di compatibilità e si
riconferma come un browser adeguato sia al navigatore occasionale sia
agli utenti più smaliziati, nonché,
all'occorrenza, un valido strumento di sviluppo per programmatori HTML
e JavaScript.
Nel CD-ROM sono presenti un esclusivo demo "locale" di AWeb 3.3
gentilmente fornito dall'autore, Yvon Rozijn, la documentazione per
programmatori della API ed un rapporto dimostrativo generato dal
debugger JavaScript.
Approfondimenti
AWeb 3.3SE
La versione di AWeb inclusa nell'OS3.5 supporta le principali caratteristiche del browser (supporto HTML 4.0, JavaScript, plugin esterni, interfaccia ARexx, ecc.) ma è limitata ad una finestra e due connessioni alla volta. Manca inoltre il supporto di molte delle funzionalità avanzate (hotlist, supporto FTP, Gopher, connessioni SSL, clipboard, rifiuto selettivo dei cookie, configurabilità estesa, ecc.).
AWeb, IBrowse e Voyager a confronto
A cura di Massimo Santoro
I tre browser per il sistema operativo AmigaOS sono degli avanzatissimi
sistemi di visualizzazione di pagine HTML, e ormai anche strumenti di
interazione con quello che è diventato il più
famoso e intuitivo metodo di esplorazione di Internet. Tutti e tre gli
applicativi, nati anni fa con l’intento di sopperire alla
mancanza di adeguati software per sistemi Amiga, sono ampiamente
supportati dalle software house che li producono. Si sono notevolmente
evoluti grazie quindi ai continui sforzi che programmatori volenterosi
hanno protratto in questi ultimi anni, nonostante la situazione della
piattaforma per la quale siano stati dedicati sia continuamente messa
in discussione.
Analizzando le caratteristiche dei browser ci accorgiamo di quanto
siano completi. Supportano l’HTML 4.0, il completamento
automatico degli URL presenti in cache, la gestione della stessa
è invidiabile e un interprete di codice Javascript
è stato implementato in tutti e tre i prodotti. Le
differenze ovviamente ci sono e si notano sin dal primo lancio del
software. Chi è abituato ad un’interfaccia grafica
simile a Netscape, ritroverà moltissime similitudini sia in
IBrowse sia in Voyager, contro una disposizione dei tasti differente in
AWeb.
Per quanto riguarda l’aspetto pratico dei tre programmi,
notiamo come sia IBrowse sia Voyager siano stati oggetto di discussione
soprattutto negli ultimi mesi. La concorrenza fra la Hisoft e la
Vaporware ha fatto sì che inizialmente siano stati
presentati due prodotti piuttosto scadenti dal punto di vista
dell’affidabilità. I continui aggiornamenti hanno
comunque fornito un valido aiuto a coloro che hanno acquistato il
prodotto. Voyager, giunto ad una prerelease versione 3 aggiornamento 5,
è sicuramente più stabile di quanto non si fosse
dimostrato durante il World of Amiga di Londra. IBrowse ha raggiunto
anch’esso una stabilità notevole, sebbene la
compatibilità in generale con le pagine web presenti in rete
sia sgraditamente più scarsa degli altri due software. AWeb
è forse l’unico prodotto che si è
dimostrato nettamente più affidabile. Ha avuto sempre dalla
sua una “snellezza” di cui non si è
potuto non tenere conto, dovuta soprattutto all’utilizzo
delle librerie ClassAct invece delle più famose MUI. Di
spicco è comunque la velocità nel rendering di
pagine web anche molto complesse da parte del browser Voyager. Nella
versione 3 si registra, infatti, una diminuzione notevole sia nei tempi
di attesa dovuti all’accesso, sia nella decodifica delle
immagini.
In definitiva, questi tre software risultano tutti e tre essere ottimi
prodotti. Molti utenti Amiga hanno optato in passato per IBrowse,
discendente diretto del primo browser AMosaic, di cui è
stato abbandonato lo sviluppo. Quasi parallelamente AWeb ha potuto
raccogliere una grossa fetta di mercato grazie alla bassa richiesta di
risorse di sistema. Voyager è stato fino a pochissimo tempo
fa relegato un po’ più nella nicchia, ma adesso
con le sue nuove funzionalità, quali la gestione di filmati
interattivi della Macromedia, e la sua accattivante
velocità, è riuscito senza dubbio ad attirare
l’attenzione di utenti affezionati ai software concorrenti.