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Introduzione

Torniamo a parlare di AWeb, a distanza di pochi mesi dalla recensione apparsa su EAR 104, per presentarne un attesissimo aggiornamento; per una disamina delle caratteristiche principali di questo prodotto vi rimandiamo quindi all’articolo precedente. In breve ricordiamo che AWeb è un browser WWW compatibile con HTML 4 e JavaScript 1.1, supporta un'estesa interfaccia ARexx ed è attualmente l'unico prodotto del suo genere ad utilizzare l'interfaccia grafica ClassAct invece di MUI.

Sebbene recensito solo di recente, AWeb 3.2 era disponibile sin dal giugno del 1998. Da allora, con l'evoluzione dei siti web, quelli che inizialmente erano solo marginali problemi di compatibilità, sono andati via via aggravandosi e pur senza pregiudicare la funzionalità del programma ne hanno parzialmente ridotto l'utilizzabilità. La versione 3.3 è un aggiornamento gratuito per gli utenti registrati che risolve molti problemi e aggiunge alcune caratteristiche interessanti. Ma iniziamo dai bachi a cui è stato posto rimedio, a partire da quelli relativi all'interpretazione del JavaScript.

Correzioni

Il cambiamento più rilevante per l'utente comune è la drastica diminuzione dei messaggi d'errore JavaScript: in passato AWeb visualizzava un errore sia in presenza di codice effettivamente errato sia di fronte a comandi sconosciuti, in quanto appartenenti a versioni del linguaggio successive alla 1.1. Ora non solo questi "requester" (utili prevalentemente ai programmatori) possono essere disattivati, ma giustamente AWeb esegue esclusivamente gli script compatibili con la versione di JavaScript supportata.


Immagine Odiosi questi banner, vero? Adesso si possono eliminare!

Ad un livello meno percettibile troviamo le correzioni a bachi insidiosi, come l'utilizzo della proprietà "document.location" in un documento creato da JavaScript, che in precedenza causava un crash, e la migliorata gestione della memoria durante l'uso di eventi associati ai form ("OnMouseOver", "OnClink", ecc.). Importante è anche l'adattamento di alcuni aspetti (attivazione di bottoni nelle form, comparazione di certi tipi di dati) alla modalità con la quale sono gestiti da Netscape. Questa modifica ha lo scopo di incrementare la compatibilità con gli script realizzati sulla base del funzionamento di Netscape invece che sulle specifiche ufficiali del linguaggio. È stata infine rivista e migliorata la possibilità di interrompere l'esecuzione di uno script. Abbiamo verificato gli stessi script "hacker" citati nella prova su EAR 104 ed ora riusciamo ad interromperli tutti senza alcun problema.
Sebbene AWeb sia comunemente giudicato stabile, se si eccettuano i problemi dovuti a ClassAct che si spera vengano meno grazie alle nuove classi "Reaction" presenti nel 3.5, in alcuni casi poteva bloccarsi o bloccare l'intero sistema. Fra i bachi di questo tipo ora risolti citiamo il ricaricamento di un frame con uno sfondo o l'utilizzo dell'opzione "Debug" da un requester di errore JavaScript visualizzato durante l'utilizzo del debugger.
Diverse le correzioni di problemi relativi alla navigazione e alla sicurezza, come ad esempio le connessioni in SSL tramite proxy, ora possibili, o l'accesso a news server che richiedono una password. A questo proposito, AWeb ora non viene più tratto in inganno dalla presenza di richieste multiple di autorizzazione HTTP in un singolo documento.


Immagine Configurazione dei menù e, in alto, la toolbar riposizionabile.

Un'altra disfunzione, di forte rilevanza per l'accesso a determinati servizi, era l'incompatibilità con alcuni tipi di "cookie", i "biscottini" ideati da Netscape e usati dai server per memorizzare sull'HD dell'utente, ad esempio, impostazioni di accesso personalizzate o dati statistici. Curiosamente il problema era sorto proprio con il miglioramento della compatibilità dovuto all'aggiunta del supporto per il RFC 2109, una direttiva ufficiale studiata per aumentare la sicurezza dei cookie. Tale documento, sebbene redatto proprio dai programmatori di Netscape, differiva dalle modalità sino ad allora utilizzate per memorizzare i cookie. Nell'implementare la routine per tornare dal nuovo formato al precedente, l'autore di AWeb aveva commesso un errore che rendeva impossibile il riconoscimento di alcuni cookie di Netscape, sfortunatamente tuttora il formato più utilizzato, a dispetto degli standard.
Modifiche anche per quanto concerne immagini e HTML: si va dal supporto di tutti i tipi di immagini JPEG (alcune JFIF non venivano riconosciute come tali), all'aggiornamento nell'HTML 4 di alcuni attributi delle tabelle. La modifica più importante riguarda, però, l'identificazione degli attributi HTML. In precedenza AWeb considerava validi solo attributi composti da caratteri alfanumerici, trattini o punti. In questo modo, però, un attributo non valido (ad esempio "checked[errore]"), poteva essere diviso erroneamente in due attributi di cui uno valido ("checked") e uno non valido ("errore"), con risultati imprevedibili nella visualizzazione di talune pagine. Chi ha cercato di abbonarsi a un noto fornitore di accessi Internet gratuiti si sarà trovato di fronte agli effetti di questo problema durante la fase di registrazione.
Correzioni, infine, per la funzione di stampa, che ora tiene conto della dimensione impostata nelle preferenze di sistema, e per la gestione dei file incompleti, che ora non vengono più cancellati arbitrariamente.

Novità e migliorie

Così come i bachi rimossi sono davvero numerosi (vi abbiamo presentato solo i più importanti o quelli meritori di

Immagine Una sessione di sviluppo JavaScript con il debugger al lavoro.

approfondimento), altrettante sono le novità. Anche in questo caso cominciamo da JavaScript, purtroppo ancora fermo alla versione 1.1 ma comunque decisamente più compatibile di prima. Oltre all'opzione per disattivare i messaggi di errore è ora possibile sopprimere le odiose finestre pubblicitarie che sempre più siti impongono al povero visitatore. I programmatori JS troveranno poi di sicuro interesse la nuova funzione "Dump" del debugger che genera un dettagliatissimo rapporto di tutti gli oggetti presenti in un documento. Ridotta infine la quantità di memoria consumata durante l'esecuzione di script complessi, grazie all'adozione di un vero "garbage collector".
La API per plugin esterni è stata estesa: ora i plugin possono definire comandi che ne consentono il controllo dall'esterno (anche via ARexx), si possono inoltre creare plugin "filtro" ovvero programmi che ricevono dati da AWeb, li manipolano e li reinviano ad AWeb per la visualizzazione. Questa funzionalità apre le porte ai filtri diffusi sulle altre piattaforme ed usati per proteggere i navigatori più giovani da contenuti non adatti a loro.
Fra le altre aggiunte citiamo l'estensione del supporto news, FTP passivo (utile se ci si trova dietro un firewall) e la possibilità di salvare la pagina corrente come immagine IFF.
Due delle caratteristiche peculiari di AWeb sono da sempre il set ARexx

Immagine AWeb 3.3SE. Notare il plugin per la modifica rapida di alcune impostazioni.

e la configurabilità dell'interfaccia, non tanto a livello estetico quanto per funzionalità. AWeb 3.3 porta questi due aspetti ai massimi livelli. Il set ARexx è stato esteso sino a coprire tutte le funzioni attualmente disponibili da menù e a consentire un monitoraggio continuo dello stato del browser, mentre i bottoni di navigazione sono ora configurabili così come tutti i menù. Cosa implica questo? In passato se una funzione non era di proprio gradimento la si poteva facilmente sostituire con uno script ARexx personalizzato. Questa soluzione, però, imponeva l'uso di una diversa voce di menù per attivare il nuovo script. Ora è possibile sostituire ogni singola funzione direttamente nei menù, integrando di fatto gli script esterni nel browser. Chi ad esempio preferisce un sistema di memorizzazione degli URL centralizzato, come Contact Manager, potrà sostituire completamente le voci di gestione hotlist (aggiungi, visualizza e modifica) con script che richiamino le relative funzionalità del sistema preferito.
Parlando di script esterni, non possiamo non citare la selva di nuovi plugin ARexx che accompagna AWeb 3.3. Fra gli altri HTTX 2.0 (il plugin per salvare le pagine HTML come testo), AWebModes (piccola GUI che fornisce un rapido accesso alle impostazioni modificate più frequentemente), CacheControl (gestione scadenza dei dati in cache, impostazioni diversificate per ogni sito, ecc.) e ToolBar, una Toolbar riposizionabile che sostituisce e potenzia quella di AWeb (ora disattivabile). Questi script hanno in comune l'utilizzo di AWNPipe, uno speciale "handler" sviluppato come progetto personale da Bill Parker di Amitrix, che consente di gestire GUI ClassAct da qualsiasi linguaggio, script di AmigaDOS e ARexx compresi.

Conclusioni

Con questo aggiornamento, lungamente atteso, AWeb risolve molti piccoli (e meno piccoli) problemi di compatibilità e si riconferma come un browser adeguato sia al navigatore occasionale sia agli utenti più smaliziati, nonché, all'occorrenza, un valido strumento di sviluppo per programmatori HTML e JavaScript.
Nel CD-ROM sono presenti un esclusivo demo "locale" di AWeb 3.3 gentilmente fornito dall'autore, Yvon Rozijn, la documentazione per programmatori della API ed un rapporto dimostrativo generato dal debugger JavaScript.

Approfondimenti

AWeb 3.3SE

La versione di AWeb inclusa nell'OS3.5 supporta le principali caratteristiche del browser (supporto HTML 4.0, JavaScript, plugin esterni, interfaccia ARexx, ecc.) ma è limitata ad una finestra e due connessioni alla volta. Manca inoltre il supporto di molte delle funzionalità avanzate (hotlist, supporto FTP, Gopher, connessioni SSL, clipboard, rifiuto selettivo dei cookie, configurabilità estesa, ecc.).

AWeb, IBrowse e Voyager a confronto

A cura di Massimo Santoro

I tre browser per il sistema operativo AmigaOS sono degli avanzatissimi sistemi di visualizzazione di pagine HTML, e ormai anche strumenti di interazione con quello che è diventato il più famoso e intuitivo metodo di esplorazione di Internet. Tutti e tre gli applicativi, nati anni fa con l’intento di sopperire alla mancanza di adeguati software per sistemi Amiga, sono ampiamente supportati dalle software house che li producono. Si sono notevolmente evoluti grazie quindi ai continui sforzi che programmatori volenterosi hanno protratto in questi ultimi anni, nonostante la situazione della piattaforma per la quale siano stati dedicati sia continuamente messa in discussione.
Analizzando le caratteristiche dei browser ci accorgiamo di quanto siano completi. Supportano l’HTML 4.0, il completamento automatico degli URL presenti in cache, la gestione della stessa è invidiabile e un interprete di codice Javascript è stato implementato in tutti e tre i prodotti. Le differenze ovviamente ci sono e si notano sin dal primo lancio del software. Chi è abituato ad un’interfaccia grafica simile a Netscape, ritroverà moltissime similitudini sia in IBrowse sia in Voyager, contro una disposizione dei tasti differente in AWeb.


Immagine Voyager ed IBrowse.

Per quanto riguarda l’aspetto pratico dei tre programmi, notiamo come sia IBrowse sia Voyager siano stati oggetto di discussione soprattutto negli ultimi mesi. La concorrenza fra la Hisoft e la Vaporware ha fatto sì che inizialmente siano stati presentati due prodotti piuttosto scadenti dal punto di vista dell’affidabilità. I continui aggiornamenti hanno comunque fornito un valido aiuto a coloro che hanno acquistato il prodotto. Voyager, giunto ad una prerelease versione 3 aggiornamento 5, è sicuramente più stabile di quanto non si fosse dimostrato durante il World of Amiga di Londra. IBrowse ha raggiunto anch’esso una stabilità notevole, sebbene la compatibilità in generale con le pagine web presenti in rete sia sgraditamente più scarsa degli altri due software. AWeb è forse l’unico prodotto che si è dimostrato nettamente più affidabile. Ha avuto sempre dalla sua una “snellezza” di cui non si è potuto non tenere conto, dovuta soprattutto all’utilizzo delle librerie ClassAct invece delle più famose MUI. Di spicco è comunque la velocità nel rendering di pagine web anche molto complesse da parte del browser Voyager. Nella versione 3 si registra, infatti, una diminuzione notevole sia nei tempi di attesa dovuti all’accesso, sia nella decodifica delle immagini.
In definitiva, questi tre software risultano tutti e tre essere ottimi prodotti. Molti utenti Amiga hanno optato in passato per IBrowse, discendente diretto del primo browser AMosaic, di cui è stato abbandonato lo sviluppo. Quasi parallelamente AWeb ha potuto raccogliere una grossa fetta di mercato grazie alla bassa richiesta di risorse di sistema. Voyager è stato fino a pochissimo tempo fa relegato un po’ più nella nicchia, ma adesso con le sue nuove funzionalità, quali la gestione di filmati interattivi della Macromedia, e la sua accattivante velocità, è riuscito senza dubbio ad attirare l’attenzione di utenti affezionati ai software concorrenti.