MegaDrive e dintorni...
A cura di Francesco Celli e Gabriele Favrin
Articolo pubblicato su Amiga Life 109 (marzo 2000)
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Per anni nei siti di emulazione Amiga ci si è interrogati
sulla possibilità di realizzare un emulatore MegaDrive, la
famosa console SEGA nel cui cuore pulsava un 68k, che ricalcando lo
Oggi sembra che le cose abbiano preso la direzione giusta: il nuovo
autore ha, infatti, annunciato l'imminente rilascio di una beta
pubblica di Meegadrive (precedentemente noto come Ami-MD e Genocide).
L'abbiamo contattato per farci raccontare qualcosa di lui e dello stato
dell'incredibile progetto cui sta lavorando.
Ho 26 anni e faccio l'istruttore di scuola guida. I miei progetti Amiga
sono Meegadrive ed ASX. Meegadrive al momento (fine gennaio, NdA)
è completo all'85%. Nelle ultime settimane abbiamo lavorato
molto intensamente per velocizzare l'emulazione VDP sotto CGFX. Il
programma funziona bene con gli AGA ma ci è stato
insistentemente chiesto il supporto RTG.
L'emulazione sonora è completa al 70%. Il suono è
sviluppato utilizzando una sequenza di onde predefinite e unendo i vari
segmenti. Questa era la parte di codice più completa
presente nei sorgenti quando abbiamo rilevato il progetto, quindi non
è stata modificata più di tanto, salvo un piccolo
miglioramento in velocità.
Come noto la CPU non è emulata. Poiché il
MegaDrive utilizzava un 68000, le istruzioni sono filtrate da una
speciale tabella che previene il verificarsi di errori fatati e
redireziona i risultati all'hardware corrispondente, che si tratti di
memoria, processore video, audio o altro.
L'emulazione VDP utilizza tecniche di dithering per simulare una
palette da 64 colori. Tutti i layer sono emulati al 90% mentre la
gestione degli sprite presenta al momento un problema cui stiamo
lavorando.
Uno svantaggio di Meegadrive è che ogni gioco necessita di
un file di configurazione specifico ed è per questa ragione
che lo sviluppo sta richiedendo tanto tempo. Al momento abbiamo 29
giochi completamente funzionanti e altri 11 che lo sono solo
parzialmente.
I due "complici" che mi stavano aiutando hanno abbandonato il progetto
in seguito agli sconfortanti risultati della ricerca di betatester, in
ogni modo un altro amico si è unito a me ed ora sta
intensamente lavorando per risolvere gli ultimi bachi. Contiamo di
rilasciare una beta nelle prossime settimane.
Con questo è tutto, ringraziamo gIFt per la disponibilità e vi rimandiamo ai prossimi numeri nella speranza di poter finalmente recensire questo atteso programma.
(Traduzione di Gabriele Favrin)