Emuliamo il Super Nintendo
A cura di Francesco Celli e Gabriele Favrin
Articolo pubblicato su Amiga Life 119 (marzo 2001)
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Super Mario World. Il Super Nintendo (da ora SNES) è
conosciuto da molti per questo titolo, il paradiso per gli appassionati
dei platform di Mario: immensi livelli da esplorare per intere
settimane. Ma la console 16 bit Nintendo offre molto altro.
Uscito nel 1991, il SNES era la risposta Nintendo al Mega Drive, una
console 16 bit lanciata tre anni prima da Sega, noto produttore di
giochi da bar (Out Run ed Altered Beast, tanto per citarne due). Sicura
della posizione di mercato della precedente console (il NES, di cui ci
siamo già occupati), Nintendo attese troppo per rispondere
alla nuova sfida e quando lo fece presentò un prodotto buono
ma per certi versi inferiore a quello dell'avversario. Seguirono anni
di sfide, sia a colpi di esclusive, sia sul piano tecnologico, con
l'introduzione di nuovo hardware, "nascosto" all'interno delle cartucce
SNES e in grado di incrementare le capacità della console,
spingendola sino a un passo dalla rivoluzione 3D della metà
degli anni Novanta.
Le specifiche tecniche dello SNES sono di tutto rispetto, e lo pongono
un gradino sopra ai sistemi ludici dell'epoca, Amiga compreso. Accanto
ad una CPU tutto sommato modesta, un 65c816 a 3 MHz, vero tallone
d'Achille rispetto alla concorrenza, erano presenti un chip audio Sony
dotato di otto canali a 16 bit (da cui le bellissime colonne sonore di
molti titoli SNES) e un motore grafico da 32768 colori, di cui 256
visualizzabili contemporaneamente. La parte grafica comprendeva una
particolare modalità denominata "Mode 7", che consentiva di
effettuare la rotazione a 360 gradi delle bitmap senza caricare la CPU.
E' grazie a questa funzionalità che hanno visto la luce
giochi di corsa come F-Zero e Mario Kart.
Hardware di ottimo livello, scuola giapponese e titoli esclusivi. In
questo mix va ricercata la ragione del grande successo della console
Nintendo. Anche se molti ricordano il solo Super Mario World, esistono
tanti altri splendidi giochi, dai puzzle ed i platform agli RPG, altro
genere per il quale lo SNES era particolarmente portato. Oltretutto fra
i circa tremila titoli prodotti sono presenti varie trasposizioni di
cartoni animati giapponesi, capaci di fare la gioia di grandi e
piccini. Chi fra i trentenni di oggi non vorrebbe giocare a Tekkamen,
Gundam o Mazinga Z? E quale genitore amighista non sarebbe felice di
risparmiare sull'acquisto di un PC potendo offrire ai propri pargoli i
vari Sailor moon, Dragon Ball e Pokemon sull'Amiga?
Emulare questa console, tuttavia, non è semplice: oltre
all'hardware istituzionale, già decisamente pesante per
un'Amiga 68k magari dotato dei soli AGA, vanno riprodotti i chip
aggiuntivi, ad esempio il SuperFX che introduceva il 3D. Due gli
emulatori nativi: Amiga SuperNES Emulator e MySNES. Il primo fa girare
solo pochi dimostrativi. MySNES, invece, consente a chi possiede 68040
o 68060, di giocare dignitosamente Super Mario World, Zelda ed altri
fra i titoli più semplici. Le cose vanno meglio per gli
utenti dotati di schede PPC, che possono contare su diversi port di
Snes9x, uno fra i migliori emulatori SNES. Per Amiga sono infatti
disponibili più conversioni di tale emulatore, ognuna con
pregi e difetti: si va da Snes9x Amiga (ppc.library, WarpOS e 68k) che
funziona bene sia con scheda grafica sia con AGA ma è privo
del sonoro, a WarpSNES (WarpOS), per i soli utenti di schede grafiche,
leggermente più lento ma dotato di un discreto supporto
audio tramite AHI. A metà strada fra i due si colloca Snes9x
WOS, più veloce di WarpSNES ma senza audio e
compatibilità AGA. Tutti i port sono utilizzabili tramite
shell o con Nostalgia, il front end di cui abbiamo parlato negli scorsi
numeri.