Anteprima AmigaOS 3.9
A cura di Gabriele Favrin
Articolo pubblicato su Amiga Life 117 (gennaio 2001)
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dell'articolo e non è detto che siano ancora valide o
che rispecchino lo stato attuale dei programmi, le posizioni delle persone
interpellate o quelle degli autori stessi.
Introduzione
Dunque, eccolo. Due mesi e mezzo di sviluppo, una corsa contro il tempo
da parte di sviluppatori, betatester e traduttori ATO, cui forse
è spettato il compito più duro viste le
rigidissime scadenze del progetto.
Mentre scriviamo AmigaOS 3.9 è stato appena presentato al
World of Amiga di Colonia. In questa breve anteprima presenteremo le
caratteristiche salienti dell'aggiornamento, rimandando commenti ed
approfondimenti alla recensione completa prevista nel prossimo numero.
Sebbene sia installabile anche su un Amiga dotato del solo 3.1, AmigaOS
3.9 è un aggiornamento della versione 3.5 del sistema e non
un nuovo OS completo. Capirne la natura consente di inquadrare meglio
prezzo e funzionalità del prodotto, senza creare illusioni e
successive polemiche.
La versione 3.9 del sistema operativo va a coprire molte delle carenze
del 3.5. Citiamo ad esempio la lamentata assenza di software per
applicazioni multimediali, di uno stack TCP/IP completo atto a rendere
il sistema "Internet ready" e l'incompatibilità fra il nuovo
sistema di icone e alcuni noti tool per creare barre di strumenti sul
WB.
AmigaOS 3.9 pone rimedio a questo e molto altro sia tramite
l'aggiornamento dei componenti dell'OS e l'introduzione di nuovi
programmi, sia per mezzo dell'inserimento di software di terze parti
appositamente licenziato da Amiga Inc.
Programmi di terze parti
Se nell'aggiornamento precedente le modifiche erano soprattutto
interne, tanto da far credere ad alcuni che non fosse cambiato
alcunché, icone a parte, questa volta i programmi esterni
fanno la parte del leone, mettendo un po’ in ombra le
modifiche all'OS e facendo affermare ai soliti critici che
l'aggiornamento altro non sarebbe se non una raccolta di software
registrato. Se anche fosse, consentitecelo, il prezzo al pubblico
renderebbe comunque conveniente l'acquisto!
Vediamo dunque cosa è stato integrato nell'OS, non allo
scopo di rendere "più appettibile la torta" ma per estendere
le funzionalità del sistema. Per quanto riguarda il
Workbench sono presenti BenchTrash (un Cestino centralizzato simile al
cestino di Macintosh e Windows, di cui include diverse funzioni) e
RAWBInfo (finestra di informazioni sulle icone alternativa a quella del
WB, basata su Reaction e dotata di vari optional).
I possessori di drive ZIP o JAZ apprezzeranno l'inserimento di
IoMegaTools, un software per gestire pienamente i removibili IoMega. A
chi ha spesso a che fare con archivi è dedicato UnArc,
programma basato sulla libreria di decompressione XAD. Non serve
più avere decine di scompattatori diversi, basta lanciare
UnArc e trascinarvi sopra un archivio per vederne i contenuti e poter
scegliere il cassetto nel quale scompattarlo. A colori i quali sentono
la mancanza di una nuova CLI al passo coi tempi ecco la versione
completa di ViNCEd, un console handler che aggiunge alla nostra shell
barra di scorrimento, completamento dei nomi file tramite tasto TAB,
macro ed altro ancora. In ambito multimediale trovano ora posto nel
sistema MooVid 68k, ribattezzato Action, per vedere filmati AVI e
QuickTime, ed Amplifier, noto player di AIFF, WAV ed MP3 che ora
può essere utilizzato anche senza installare AHI.
Per quanto concerne Internet, infine, troviamo AWeb 3.4SE e Genesis. Il
primo è un aggiornamento della versione 3.3SE,
già inclusa nel 3.5, e presenta un migliorato JavaScript,
nuovi plugin e funzionalità fra cui il supporto
dell'attributo "FACE" nel tag HTML <FONT>, che permette
ai webmaster di stabilire con quali caratteri le loro pagine dovranno
essere visualizzate. Genesis è invece uno stack TCP/IP
basato sullo storico AmiTCP e qui proposto in versione completa per
soddisfare il crescente interesse verso la grande Rete. Il programma
supporta sia la connessiomne tramite modem sia le LAN e può
essere configurato tramite un semplice Wizard grafico.
Migliorie dell'OS
Iniziamo dal Workbench, le cui funzioni di gestione file ora possono
essere sostituite da routine esterne senza bisogno di traballanti
patch. Al momento in cui scriviamo è in fase di test un
piccolo programma realizzato da Stephan Rupprecht, già
autore del noto WBctrl (ora integrato nelle preferenze di sistema), che
rende asincrono l'utilizzo del Workbench. Non si tratta del multithread
che molti si aspettavano, ma è comunque un buon risultato.
Dallo stesso autore l'aggiornamento di alcune classi Reaction. Oltre a
ColorWheel e Gradient, cui è stato aggiunto il supporto per
schermi a 16 bit, troviamo un nuovo gadget stringa con migliorie sia
estetiche che funzionali. In particolare ora copia e incolla e annulla
e ripristina operano in maniera similare alla classe TextInput di MUI,
rendendo quindi uguale il funzionamento dei gadget stringa presenti in
molti programmi indipendentemente dal tipo di GUI utilizzata.
Numerose le migliorie ad altri componenti dell'OS: nuove preferenze per
ASL (ora è possibile decidere ad esempio dimensioni e
posizione del requester); supporto cache per la lista dei font;
librerie matematiche per ARexx; possibilità di impostare il
ratio 1:1 per i pulsanti delle finestre; ricerca del testo e
copia/incolla nel text datatype; il già citato supporto PPC
(WarpOS) nel picture datatype e infine una funzione di ricerca file e/o
contenuti direttamente invocabile dal Workbench e che consente di
eseguire azioni sui file così rintracciati.
Fra i nuovi programmi merita la citazione d'onore AmiDock, un tool per
creare barre di strumenti semplice come su Amiga non se ne erano mai
visti: per configurarlo è sufficiente trascinarci sopra le
icone dei programmi mentre per deciderne posizione e dimensione basta
operare sugli appositi gadget. Non mancano comunque opzioni avanzate
per gli utenti più smaliziati.
Le rogne
Fin qui le novità più intreressanti, ma per
dovere di cronaca dobbiamo dar conto anche di due "magagne" occorse
subito prima ed immediatamente dopo il rilascio di AmigaOS 3.9. A pochi
giorni dalla presentazione, NDSi, l'azienda che ha sviluppato AmiTCP,
ha dichiarato che Haage & Partner non disporrebbe di alcuna
licenza sul loro programma, e che dunque il suo inserimento nell'OS
rappresenterebbe un atto di pirateria. Subito la comunità si
è divisa in due fazioni, pro e contro H&P. Evitando
la ridda di voci più o meno disinteressate abbiamo preferito
contattare direttamente la società tedesca, nella persona di
Juergen Haage, che ci ha rilasciato la dichiarazione che segue:
“E' noto che abbiamo acquistato tutti i diritti, sorgenti
compresi, da Active Technologies nell'agosto del 2000. Lo abbiamo
annunciato tramite comunicati stampa il mese successivo. Personalmente
considero l’annuncio di NDSi una trappola, visto anche il
momento nel quale è stato fatto. Se avete mai gestito dei
contratti sapete che non è possibile interromperli senza
preavviso. Non apprezzo il loro stile. Ritenete serio rivolgersi al
pubblico prima di intavolare una discussione con noi? Tutto
ciò che vogliono è distruggere il mercato, ma non
riesco a immaginare perché. Per favore assicurate i lettori
del fatto che venderemo il 3.9 come annunciato. Siamo preparati a
risolvere qualsiasi tipo di problema ma non lo faremo coinvolgendo il
pubblico.”
Questo per quanto riguarda il “caso” NDSi.
E’ però avvenuto un altro fatto, stavolta
totalmente imputabile ad Haage & Partner e a chi ha compilato
il CD: molte delle traduzioni realizzate da ATO risultano assenti o
presenti in versione obsoleta nel CD finale, che sembra comprendere
anche materiale di sviluppo interno. Al momento comunque non
è dato sapere se il problema riguarda o meno anche
l'italiano.