La storia di "Domani"

La storia di "Domani" e dei doni di Chiara in un messaggio che ho condiviso in un forum molti anni fa.

Chi non è interessato alla premessa scritta per il forum può saltare direttamente al racconto di un'esperienza quasi magica.

Lunedì 1° novembre 2004, 5:43 am

Ciao...
mi chiamo Gabriele, venivo su questo sito anni fa, ho anche scambiato qualche messaggio con Rosy (la fondatrice, NdA), la conoscevo poco ma ne ricordo l'energia, l'entusiasmo e la positività che traspariva anche via email.

Per anni non ho seguito il sito, se non passando di tanto in tanto sul vecchio indirizzo che avevo nei segnalibroi e rattristandomi per il fatto che non fosse aggiornato. Al forum stupidamente non mi affacciavo, sapendo di non avere molto tempo per seguirlo.

Oggi casualmente sono venuto a conoscenza di "Planet Pooh" e arrivato su queste pagine ho saputo cos'è successo, poi ho letto tutti i vostri messaggi. Ripeto, quasi non la conoscevo ma mi dispiace, mi dispiace davvero tanto... non voglio scrivere il solito messaggio formale, vorrei che sapeste che questa tragedia mi rattrista e che sono partecipe del vostro dolore, sia dei familiari che dei suoi amici. So cosa si prova, ci sono passato un anno fa...

Anche per questo la canzone "Più su del cielo" di Enrico mi ha commosso. Egrave; dolcissima, è per Rosy ma si adatta a pennello alla mia amica Chiara... è stupenda, mi fa scendere una lacrima ogni volta che la riascolto...

... ed è la musica che ci accompagna in questi momenti. Vorrei raccontarvi una storia per la quale forse mi prenderete per matto... ma è una storia che mi commuove e che ha commosso e dato speranza agli amici con cui l'ho divisa quindi spero ne darà anche a tutti voi. Mi ero sempre ripromesso di scriverla, per condividere la speranza, ma non mi decidevo... e oggi credo sia il momento e il posto per farlo...

Un anno fa se n'è andata una mia grande amica, portata via in un giorno da una malattia fulminante. La sera le avevo mandato un sms. Non sapevo quanto grave fosse né se avrebbe potuto leggerlo. Le mandavo un abbraccio e le dicevo che le ero vicino. Il mattino dopo un'amica mi ha svegliato e scritto che era volata in cielo. La sera dopo, quando mi sono coricato, ho vissuto un'esperienza strana ed emozionante. Ho provato una serenità interiore indescrivibile e la sensazione fortissima che Chiara fosse lì vicino a me, che mi stesse regalando un abbraccio e che io stesso potessi abbracciarla un'ulima volta. Dopo quei momenti, non so quanto siano durati, mi è rimasta per alcuni giorni una sensazione di infinita serenità. Non so descriverla... certo ero triste, addolorato, ma vivevo la realtà circostante con serenità, sentivo dentro di me una pace inimmaginabile, mi sembrava di capire il senso delle cose, dalla luce del sole fra le nuvole al canto di un uccellino, perfino nei movimenti e nelle posture ero più rilassato.

Un amico, una guida per me, mi ha detto che probabilmente Chiara ha voluto farmi sentire come stava lei, regalarmi una goccia del mondo in cui è per farmi capire che non dovevo piangere per lei. E in effetti ricordo una pace incredibile, un senza di completezza, di serenità, di pace, difficile da provare in terra e che avevo provato solo qualche decennio prima, nei miei primi, timidi, viaggi astrali.

Non le ho ubbidito e ho pianto, ma certo quell'esperienza ha segnato me e le persone a cui ne ho parlato. Tutti ne hanno tratto speranza e forza per affrontare il dolore per vicende simili (di cui talvolta non ero nemmeno a conoscenza).
Senza contare la montagna di "coincidenze" e "stranezze" (tutte positive, alcune meravigliose) successe a tutti noi e legate a Chiara ed ai doni che ci ha fatto. Uno di questi doni coinvolge anche i Pooh...

Passano i mesi, la vita va avanti e seppur con malinconia torno a ridere, a emozionarmi... e arriva il giorno che torno a casa con in mano il nuovo CD dei Pooh e quell'entusiasmo che mi accompagna ogni anno. Traccia 1... 2... 3... arrivo alla 14.

Anche se va un attimo via la luna
ogni addio può essere libertà.
La realtà moltiplica luci e ombre
ci darà da vivere senza noi
e si può dividersi e non sparire
SE È COSI RIABBRACCIAMI QUANDO VUOI!

Giuro, mi sono venuti i brividi (e mi vengono anche ora a risentirla).

OK, razionalmente forse quella canzone parla di separazioni "terrene", ma quella strofa è impressionante, sembra dedicata a quel momento che tanto ha già dato a me e a tutti quelli con cui l'ho condiviso. Non parliamo del resto della canzone con strofe come "Non c'è mai un'ultima primavera, se si può rinascere... che avventura!", "basta trovare il coraggio, la parte migliore del viaggio è domani...", "Precipitare ti insegna a volare..."

DOMANI diventa così la mia canzone preferita del CD, che per altro posso sentire bene perché il mio stereo che NON LEGGEVA CD DA SEI ANNI (meccanica o laser da riparare, mi avevano detto), dopo aver rifiutato montagne di CD, legge perfettamente quello al primo colpo e da allora li vede di nuovo tutti, senza bisogno di intervento alcuno.

Magia? Un regalo da lontano? Chi lo sa... non me lo chiedo. Racconto tutto agli amici. C'è chi crede al "dono" mentre altri pensano a una coincidenza. Ma la sorpresa grande deve ancora arrivare...

Per motivi personali nemmeno quest'anno (2004, NdA) posso assistere al tour dei Pooh anche se avrei voluto: speravo con tutto il cuore di cantare a squarciagola DOMANI sotto al palco, in prima fila come tante volte sono riuscito a fare in passato. Non potendo esserci inizio a sognare: immagino Facchinetti seduto al piano che la canta, pur consapevole dell'improbabilità della cosa: DOMANI è l'ultima canzone del CD e non è stata neppure lanciata dalle radio.

Passa l'estate, arriva il 28 agosto... concerto a Canale 5... lo guardo assieme a qualche amico con cui ho condiviso tutta la storia. Una canzone, un'altra... DOMANI non arriva... alla fine decido di curiosare su Google, trovo la scaletta. Una gioia immensa tanto che ci mettiamo a gridare come dei pazzi "FARANNO DOMANI!!!".

DOMANI c'è ed è l'ultima canzone, la suona Roby al piano a centro palco, mettendoci tutta la voce che ha, esattamente come "sognavo io". E non basta: dal 1977 i Pooh hanno quasi sempre usato "Ancora tra un anno" come base di fine concerto. Quest'anno di colpo l'hanno sostituita con una versione sinfonica di DOMANI accompagnata, nel concerto che sto vedendo, da coriandoli, fuochi d'artificio e una ripresa finale dall'elicottero che fa pensare al cielo, a qualcuno che da lassù osserva tanta gioia...

Ecco... forse mi avete preso per matto già dalle prime righe ma se siete arrivati sin qui sappiate che sono convinto che i Pooh siano stati il tramite inconsapevole di un grande dono che Chiara ha voluto fare. Perch´ a me? Me lo sono chiesto, sarebbe ingiusto... ma più passa il tempo più trovo risposte. L'esperienza di cui parlavo mi ha dato la forza per sostenere altri amici, il dono del concerto ha regalato speranza ad altre persone... alla fine credo che siamo tutti dei tramite. Io del resto ora sono qui a dirvi queste cose e forse alla fine di questa lettura qualcuno di voi proverà la mia stessa sensazione di serenità, di speranza in un dopo e di convinzione che non siamo soli ad affrontare l'esistenza. Nessuna di queste cose ci può togliere il dolore, il senso di mancanza, la tristezza... ma sono doni che aiutano a non perdere la cosa più preziosa: la speranza.

Oppure mi sto illudendo...

Però... Ascolta è nata pochi giorni dopo che la mia amica se n'è andata (in ottobre 2003, l'ha detto Roby durante un programma su Rete4) e parla di ascoltare s´ stessi, di guardarsi attorno, cogliere ciò che non si ascolta mai...

Però... i Pooh cambiano base di fine concerto dopo 27 anni e danno un ruolo importante a DOMANI proprio in occasione di uno dei più bei concerti degli ultimi anni che, se tanto mi da tanto, diverrà qualcosa di speciale (in uno dei video del backstage sul sito Pooh parlano ripetutamente di una "prima volta" e non credo si riferiscano alla ripresa tv...) (e infatti divenne il loro primo DVD, NdA 2024).

Però... in quelle riprese accanto al palco c'è lei... non la mia amica ma un'omonima, la figlia di Red che è finita sulla copertina del CD... e vedendone la gigantografia riecheggia nella mente quel nome... come a dire "è qui... ci fa sentire che c'è..."

Da mesi volevo scrivere questa storia, cercavo il coraggio e le parole per riportarla nel mio sito e regalare, forse, una goccia di speranza per chi l'avesse trovata casualmente su Google. Invece la scrivo qui, con nelle orecchie la meravigliosa canzone di Enrico, per dare a VOI la speranza che per me è certezza che non siamo da soli e che siamo circondati dai segni dell'affetto di chi ci vuole bene e delle persone a cui ne vogliamo. Credo che noi stessi siamo un tramite per compiere questi gesti di affetto, per aiutare e aiutarci a vivere. Probabilmente i Pooh lo sono stati con Domani, con Vivi, con Puoi sentirmi ancora e con chissà quante altre.

Grazie di avermi letto fin qui...
non perdete mai la speranza...

  • Gabriele Favrin